LA TORTA DI MELE MIGLIORE DEL MONDO? QUELLA DELLA NONNA!
Quando si dice autunno si dice mele.
Lo so, ormai troviamo fragole e papaya tutto l’anno. Ma con il tempo ho scoperto che i prodotti di stagione hanno più gusto se assaporati nel loro momento. E ve lo dice una che la papaya la adora.
Ieri sera ho fatto una torta di mele: la migliore torta di mele del mondo. Parola di Valeria De Rossi, a cui ho “rubato” la ricetta (che trovate sul suo sito www.paneperituoidenti.it). la particolarità? L’unione felice di mele, amaretti e… confettura di albicocche!
Vi dico la verità: non pensavo fosse così buona. E invece sì: mi ha stupito.
La torta di mele in casa mia è un must: la faceva la mia nonna materna Anna, dove le mele erano tagliate a tocchetti, l’impasto era fatto con l’olio e non con il burro; e la preparava anche la mia nonna paterna, la nonna Gina (mettendoci burro come se non ci fosse un domani!). Buonissime entrambe.
Anche la torta di Valeria è una torta della nonna, perché è della sua. È la torta della nonna Carolina. Questa torta Valeria e Carolina la facevano assieme. E se Valeria, odontoiatra di professione e pasticciera per passione, ha intrapreso la strada della food blogger (è stata recensita su La Cucina Italiana e ha partecipato a diverse trasmissioni di cucina) è proprio grazie alla nonna Carolina.
Valeria, assieme alla ricetta, ha scritto una bellissima fiaba che lega tutto: ricordi e desideri, passato, presente e futuro, immaginazione e realtà. Se avete dei bimbi, vi consiglio di leggergliela: si addormenteranno sognando di fare una torta di mele assieme a voi. E chissà, magari l’indomani, una volta svegli…
E allora viva i frutti di stagione, le mele, viva i colori dell’autunno e una fetta di torta di mele tiepida, come questa. E viva le nonne. Soprattutto le mie, che mi guidano e proteggono da lassù.
P.s.: questa torta è davvero – e dico davvero – super. Pensavo fosse troppo dolce: mi sbagliavo. Ho messo qualche mela in meno e ho aggiunto qualche ciuffo in più di confettura di albicocche (ma solo perché non avevo voglia di sbucciare altre mele e perché la confettura di albicocche mi piace tantissimo…).
Beccatevi lo storytelling della ricetta e… buon appetito!
Carissima Anna,
Volevo assaporarlo con la dovuta calma: così, ho aspettato un giorno intero, prima di arrivare al tuo articolo.
L’ho letto, riletto di nuovo.
L’ho fatto vedere a mia mamma e alle mie assistenti.
Alla fine, l’ho raccontato alla nonna Carolina.
E allora mi sono commossa…
Grazie!
Valeria